Si è svolta lunedì 7 ottobre la prima riunione tecnica obbligatoria della nostra neonata sezione. Presso la sala Bergamas di Gradisca d’Isonzo, gli associati si sono ritrovati per dare il via al calendario degli incontri, con la prima visita annuale del CRA alle sezioni: erano presenti il presidente del Cra Andrea Merlino e altri due componenti dell’organo tecnico regionale, Lorenzo Visentini e Luca Baldoni.
Dopo l’introduzione del presidente sezionale Luigi Franzò, sono arrivati anche i saluti dell’assessore comunale allo Sport Stefano Capacchione. Presente alla serata anche una delegazione dell’associazione arbitri di Nova Gorica, con cui è stata confermata la volontà di collaborare in futuro, a partire dal torneo transfrontaliero, nato qualche anno fa proprio dalla volontà dei fischietti sloveni e dell’allora sezione di Gorizia.
Il presidente Merlino ha quindi preso la parola, incentrando il proprio focus sull’importanza di “essere” arbitri, prima ancora che “fare” l’arbitro. Una differenza tutt’altro che sottile, che riguarda tutti gli associati non solo sul rettangolo di gioco, ma nella vita di ogni giorno. Comprenderla, però, non è sempre facile, soprattutto per chi è entrato nell’AIA da poco: per questo i colleghi con meno di due anni di attività alle spalle sono stati interpellati, chiedendogli quale fossero le motivazioni dietro la decisione di intraprendere questo percorso.
Molte le risposte date, tutte accumunate da una ricerca di nuovi stimoli e dalla volontà di entrare in un gruppo. Perché arbitrare non significa unicamente stare in mezzo al campo, ma condividere opinioni, valori e traguardi insieme agli amici conosciuti ad allenamento o alle riunioni. Un insegnamento che ha fatto breccia nell’attenta platea, soprattutto nei ragazzi più giovani ma non solo. Oltre a questa importante analisi, si è discusso anche della forma mentis che un associato deve avere, per affrontare ogni gara al cento per cento.
La serata si è conclusa con una pizza in un ristorante della cittadina.