«Una volta fui chiamato ad arbitrare una partita tra il Campaegli contro il Cervara di Roma. Venivo continuamente accusato dai giocatori di entrambe le squadre di non vedere i falli e di non fischiare mai. Per me era tutto regolare, ma loro continuavano: “Arbitro, quando fischi?” oppure “ma qui devi fischiare, è fallo!”. Alla fine del primo tempo me ne andai ma in quell’occasione mi resi conto che il mestiere dell’arbitro è di una difficoltà enorme. Ci vuole una concentrazione fortissima».
Grazie Maestro!
Fonte: www.aia-figc.it